Tabacco per pipa

Il tabacco per la pipa si distingue in 2 tipologie: quello pressato e quello non pressato. A sua volta il tabacco pressato si può trovare o a fette oppure in dischetti, in questo secondo caso se si osserva la loro sezione si nota in maniera ben distinta la composizione effettuata con varie tipologie di tabacco.

Quali sono invece e quali nomi hanno le differenti qualità di tabacco?

Il più conosciuto è senza dubbio il tabacco Virginia, che oltre ad essere utilizzato da solo, è la principale qualità usata per realizzare tabacchi misti.

Altre tipologie di tabacco sono il Burley, il Cavendish, l'Avana, il Latakia, il Perique ed il Kentucky.

Come si nota le denominazioni delle varie qaulità, spesso provengono dai luoghi di origine del tabacco, in altri casi, come ad esempio per il Burley o il Cavendish, invece il nome deriva dal proprietario terriero che inizialmente sviluppò quella particolare tipologia di tabacco. Questo perchè ciascun territorio, conferisce alle foglie di tabacco un particolare aroma oltre che alcune particolari qualità di combustione o di altre proprietà organolettiche.

Per quanto riguarda il taglio, se si predilige il taglio fine, bisogna essere consapevoli dell'estrema facilità con la quale esso andrà a bruciare, e l'occhio andrà rivolto verso il surriscaldamento veloce della pipa, mentre il taglio grosso, se da un lato è quello del vero fumatore di pipa, dall'altro rende più impegnativo il gesto di fumarla: sovente, infatti la distrazione può far si che si spenga e che quindi ci sia bisogno di ripetere il gesto dell'accensione.

Per la scelta della gradazione del tabacco ci si deve rivolgere al proprio gusto: se da un lato il gusto pieno può attrarre maggiormente chi fuma la pipa da maggior tempo, il gusto dolce nasconde dietro l'angolo il rischio di far bruciare la lingua, quindi anche in questo caso, forse, per chi si avvicina al mondo della pipa, è bene provare con attenzione la giusta gradazione.